
Pistacchio: esplosione di gusto
Il Pistacchio: un’esplosione di gusto.
Vi capita mai di ritrovarvi ricoperti di gusci di pistacchio per quanti ne avete mangiati?
A me sempre.
Il loro sapore infinito non nausea mai, starei giorni interi a mangiare pistacchio gustandomi della ottima birra per idratarmi. Ma purtroppo occorre controllarsi altrimenti rischiamo brutti effetti.
Questa passione per il pistacchio la metto anche nel realizzare i miei dolci.
Lo sapevate che l’albero di pistacchio è longevo? Può vivere fino a 300 anni, non ha bisogno di molta acqua e la sua resa è notevole.
Come tutta la frutta a guscio, anche il pistacchio contiene molte calorie, quindi il suo consumo deve essere limitato seguendo una giusta proporzione. Il Pistacchio ha un gusto dominante da renderlo perfetto sia per piatti salati che per dolci come creme e gelati.
La varietà più diffusa oggi in Italia è la Bianca, chiamata anche Napoletana o Nostrale; poi ci sono altre cultivar quali Cappuccia, Cerasola, Insolia, Silvana, Femminella, fino alle più recenti introdotte sul mercato italiano, come Kern, Red Aleppo e Larnaka.
Che frutto meraviglioso è ricco di storia.
Ma bisogna fare attenzione alla dose. Essendo in frutto dal sapore dominante importante, è il giusto equilibrio nel suo utilizzo per avere un’ottima resa per le papille gustative. Una quantità minima di pistacchio rende il dolce privo di emozioni; una quantità eccessiva rende il dolce nauseante.
Io sono riuscito a trovare un giusto equilibrio, una miscela perfetta che ti faccia sentire il pistacchio dal primo morso attendendo il massimo dal retrogusto. Una vera prelibatezza.
Una delle sensazioni più belle del mio lavoro è vedere le persone mordere o leccare la mia crema di pistacchio e esprimere il proprio compiacimento attraverso le smorfie fas
Io consiglio di provare questa emozione.